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martedì 27 marzo 2018

Salaiola: primo borgo naturalistico d'Italia


E’ Salaiola, frazione del Comune di Arcidosso sul Monte Amiata, la prima realtà in Italia a costituirsi Borgo Naturalistico.

Gli abitanti di Salaiola hanno a cuore la salvaguardia della biodiversità presente sul suo territorio,
ed intendono valorizzarla
attraverso le buone pratiche dell’ecologia. Perciò, la quasi totalità di loro ha aderito ad un protocollo
attraverso il quale i proprietari di terreni, giardini ed abitazioni si impegnano a mantenere l’ambiente integro e, pur nella prosecuzione delle normali attività,
ad evitare intromissioni
dannose alla natura ed a mettere in atto miglioramenti ecologici.

Secondo lo Statuto il rifugio naturalisticoè un’area delimitata, ben conservata e condotta, significativa sul piano culturale, storico, paesaggistico, naturalistico ed ecologico, comprendente anche realtà architettoniche e produttive, in cui la Proprietà decide autonomamente e liberamente di proteggere in modo efficace la biodiversità e i valori emergenti, per costituire un modello di armonica convivenza con la Natura, in tutte le sue espressioni”; il modello è stato creato nel 1997 su iniziativa del Comitato parchi nazionali,
e poi sviluppato come “Sistema territoriale” a livello nazionale e internazionale,
assumendo come esempio il Giardino di Ninfa.

Nel corso degli ultimi anni diverse realtà si sono proclamate rifugi naturalistici, ma mai nessun
borgo nella sua interezza lo aveva ancora fatto.

L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Culturale l’Aquilaia, che da anni si è prefissata
l’obiettivo di valorizzare le tradizioni, la natura e promuovere il turismo;
a questo fine ha inoltre stilato un programma annuale di eventi che spaziano dalle escursioni,
alla Festa della Poesia, che quest’anno si svolgerà il 10 giugno, alla Festa della Luna il 12 agosto,
alle iniziative legate alla tradizione cristiana.

Fitta agenda anche quella relativa ai seminari sugli oli essenziali, il reiki ed il massaggio infantile,
ed in generale alle discipline olistiche.

Salaiola ha un’altitudine di 750 metri, ha uno straordinario patrimonio boschivo che include castagni,
abeti bianchi, olmi, aceri, pruni, querce, salici, peri, meli, noccioli,ciliegi e pioppi neri,
così come il tipico sottobosco costituito dalle ginestre, le rose canine, il biancospino e l’erica;
tale ricchezza vegetazionale offre l’habitat ideale ad oltre 80 specie di uccelli, agli ungulati,
ai mustelidi ed ai canidi selvatici tipici del Monte Amiata.
Un ecosistema che si completa con la presenza del Fosso, ricco di ciprinidi e di una
grande varietà di insetti.

Salaiola ha origini altomedievali, e deve il suo nome verosimilmente al passaggio del prezioso sale
che dalla costa veniva trasportato verso le città del centro Italia, o, secondo alcuni studiosi,
ad una radice semantica longobarda.

Le informazioni relative alle molte iniziative culturali sono sulla pagina Facebook dell’Associazione
l’Aquilaia e sul sito assoaquilaia.blogspot.com.



(Articolo di Grosseto Notizie )